Audiometria: di cosa si tratta, come si esegue e dove
Audiometria: di cosa si tratta, come si esegue e dove
10 Min.
Data di pubblicazione 12 marzo 2024
L’udito è parte integrante della nostra vita quotidiana, poiché ci consente di comunicare, ascoltare musica e prestare attenzione a tutto ciò che ci circonda. Tuttavia è oggetto di diversi disturbi potenzialmente in grado di compromettere il nostro stile di vita, come ad esempio la perdita o il calo dell’udito. L’audiometria è una procedura diagnostica volta a valutare la capacità uditiva, pertanto si rivela fondamentale nell’identificare i disturbi a carico delle orecchie e nel determinare interventi su misura.
In questo articolo, analizzeremo il concetto di audiometria, i diversi esami audiometrici, l’interpretazione dei risultati e i professionisti sanitari a cui rivolgersi per una visita audiometrica.
Argomenti trattati
- Come si svolge un esame audiometrico?
- I due tipi di audiometria nel dettaglio
- Quale soglia uditiva è considerata normale?
- Qual è la differenza tra audiometria e audiogramma?
- Come si svolge una visita audiometrica?
- Come si legge un referto audiometrico?
- Audiometria di routine vs. audiometria diagnostica
- Dove sottoporsi a una visita audiometrica con audiometria
- Riepilogo
- Elenco delle fonti
Come si svolge un esame audiometrico?
L’audiometria è la valutazione quantitativa e qualitativa delle funzionalità uditive di un soggetto. L’esame audiometrico tonale è mirato a misurare i suoni più bassi percepibili da una persona a diverse frequenze, mentre l’esame audiometrico vocale è volto alla valutazione della capacità di una persona di percepire il parlato.
Questi esami forniscono informazioni preziose in merito a grado, forma e tipologia di perdita dell’udito e aiutano il medico specialista a stilare un piano di trattamento adeguato.
I due tipi di audiometria nel dettaglio
Come già accennato, esistono due tipologie di audiometria: l’esame audiometrico tonale e l’esame audiometrico vocale.
Quale soglia uditiva è considerata normale?
Un audiogramma è considerato normale quando presenta i valori tipici di un soggetto normoudente. Negli adulti, è considerata ottimale una soglia uditiva compresa tra 0 e 20 dB alle diverse frequenze esaminate.1
Per quanto riguarda i bambini, invece, la soglia uditiva considerata normale può cambiare in base alla fase di sviluppo.
Qualsiasi discostamento dai valori considerati normali è segnale della presenza di una perdita uditiva.
Qual è la differenza tra audiometria e audiogramma?
Audiometria e audiogramma sono termini strettamente correlati ma distinti.
Per audiometria si intende il vero e proprio processo di valutazione dell'udito, comprensivo di esame audiometrico tonale e vocale. Prevede l'uso di apparecchiature specializzate e di protocolli standardizzati da parte di un audiometrista qualificato, al fine di ottenere una misurazione accurata dell’udito.
L'audiogramma, o grafico audiometrico, è invece la rappresentazione grafica dei risultati ottenuti durante gli esami audiometrici. Riporta le soglie uditive a varie frequenze su un grafico, consentendo una facile visualizzazione e interpretazione della capacità uditiva del paziente.1
Come si svolge una visita audiometrica?
- L’audiometria tonale per via aerea si svolge in una cabina insonorizzata o in una stanza silenziosa, in modo da eliminare il rumore ambientale e garantire rilevazioni precise;
- Il paziente è seduto comodamente, mentre il tecnico audiometrista si avvale di un audiometro per riprodurre toni di frequenza diversa e di intensità o volume variabile, in modo da indagare la capacità uditiva del paziente e diagnosticarne eventuali carenze;
- Al paziente viene quindi chiesto di rispondere ogni volta che sente un suono, alzando la mano o premendo un pulsante;
- In un primo momento, il paziente dovrà eseguire questa operazione indossando delle cuffie o degli auricolari, al fine di determinare i suoni più lievi percepibili attraverso la propagazione nell'aria;
- In un secondo momento, si procede all’audiometria tonale per via ossea, ovvero alla valutazione delle soglie per conduzione ossea tramite un trasduttore vibrante posizionato sul processo mastoideo (osso dietro l'orecchio esterno);
- Il test viene ripetuto per ogni frequenza e i risultati sono riportati su un grafico denominato audiogramma. A partire dalla soglia per la frequenza di prova, vengono presentati dei toni pulsati a livelli di intensità decrescenti (con incrementi di 5 o 10 dB) fino a diventare inudibili. I toni vengono poi presentati a intensità crescente fino a quando non diventano udibili, e il paziente ricomincia a rispondere. Questa procedura è nota come metodo Hughson-Westlake.2
Come si legge un referto audiometrico?
Il referto audiometrico consente di valutare la capacità uditiva o di stabilire l’intelligibilità della parola del soggetto a diversi volumi, mediante i dati ricavati durante l'esame audiometrico, rispettivamente tonale e vocale.
L'audiogramma riporta informazioni sulle soglie uditive del paziente a varie frequenze, misurate in decibel (dB). Quanto più bassa è la soglia, tanto migliore è la sensibilità uditiva.
La configurazione o la curva dell'audiogramma (ad esempio, piatta, inclinata o fortemente inclinata) indica il tipo di perdita uditiva.
In caso di ipoacusia, la comparazione tra le soglie ottenute per via aerea e via ossea fornisce preziose informazioni sulla localizzazione della lesione o su quale parte dell’orecchio è interessato dalla perdita uditiva. Ad esempio:
Audiometria di routine vs. audiometria diagnostica
L'esame audiometrico può essere di routine, come un normale test dell’udito, o diagnostico. Il primo mira a identificare rapidamente qualsiasi alterazione della capacità uditiva di un soggetto ed è di norma il primo passo da compiere in caso si desideri valutare la salute del proprio udito. La visita audiometrica di routine è solitamente offerta nelle scuole, nei luoghi di lavoro, nelle strutture di assistenza primaria o persino online. Clicca qui per sottoporti al nostro test dell'udito online.
Un esame audiometrico diagnostico, invece, è una procedura completa atta a valutare le capacità uditive di un soggetto, dal punto di vista quantitativo e qualitativo. Fornisce informazioni dettagliate in merito a tipologia, grado e forma di perdita dell’udito, agevolando una gestione e un intervento su misura.
Dove sottoporsi a una visita audiometrica con audiometria
Per richiedere un esame audiometrico tonale o vocale, è necessario rivolgersi a tecnici audiometrici, audiometristi qualificati o a professionisti sanitari specializzati in audiologia. Si tratta di personale medico esperto in materia di apparato uditivo, disturbi dell’udito e protocolli diagnostici. Possono quindi vantare un livello ottimale di esperienza per eseguire correttamente e meticolosamente gli esami audiometrici, interpretarne i risultati e fornire un piano di trattamento o prescrivere ulteriori esami o interventi.
Riepilogo
L’audiometria è uno strumento di fondamentale importanza nella diagnosi dei disturbi a carico dell’udito, in quanto è in grado di determinare forma e livello di ipoacusia, nonché di fornire una prima indicazione di trattamento. Gli esami audiometrici si differenziano in base alla percezione dei suoni, la quale può essere per via aerea e per via ossea. I tecnici audiometristi possono così ottenere una panoramica completa della capacità uditiva di un soggetto. La comprensione dei risultati mediante una corretta interpretazione dei dati riportati sull’audiogramma è essenziale al fine di prescrivere un piano terapeutico su misura, migliorando sensibilmente la qualità della vita di coloro colpiti da ipoacusia.
Elenco delle fonti:
1. How to Read Your Hearing Test Results (2019). St Georges Hospital. Tratto da https://www.stgeorges.nhs.uk/wp-content/uploads/2019/03/How-To-Read-Your-Hearing-Test-Results.pdf in data 28/06/2023.
2. Salmon, M. et al. (2023). Audiogram Interpretation. In: StatPearls [Internet]. Treasure Island (FL): StatPearls Publishing; 2023 Jan-. Tratto da https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK578179/ in data 28/06/2023.
Le informazioni contenute in questo articolo sono solo a scopo didattico e informativo: non possono e non devono mai sostituire una consulenza medica professionale. Per qualsiasi domanda relativa alla tua salute, dovresti sempre consultare un medico o un operatore sanitario.