Qual è la cura per la vertigine parossistica posizionale benigna?
Il trattamento della vertigine parossistica posizionale non prevede alcun ricorso a farmaci, interventi chirurgici o dispositivi medici specifici, ma implica manovre di riposizionamento degli otoliti, tra cui la manovra di Epley.2
La manovra di Epley consiste in una serie di movimenti della testa e del corpo eseguiti con l’ausilio di un professionista sanitario. Consente di guidare gli otoliti fuori dal canale semicircolare interessato, riposizionandoli nell'utricolo dove non causano più sintomi.
Il procedimento inizia con il paziente sdraiato, dopo essere stato sottoposto al test di Dix-Hallpike, e prosegue in questo modo:
- Il medico ruota la testa del paziente dalla parte opposta e la mantiene in posizione per 30 secondi;
- Quindi invita il paziente a rotolare su un fianco, rivolgendo il viso verso il pavimento della stanza, e mantiene la testa in questa posizione per altri 30 secondi;
- Infine il paziente dovrà ritornare nella posizione di partenza, in posizione seduta, per completare la procedura.
I sintomi di solito scompaiono dopo l'esecuzione della manovra, ma talvolta possono essere necessari diversi tentativi prima di un esito completamente positivo. In questi casi, il medico può prescrivere alcuni di questi movimenti da ripetere a casa.
Se i sintomi di natura neurovegetativa associati alla VPPB, quali nausea e capogiri, tardano a scomparire, il medico potrà prescrivere una terapia farmacologica concomitante.2