Il dolore alla mascella e alle orecchie è spesso correlato ai cosiddetti disordini temporomandibolari (TMD). Per comprendere meglio tale disturbo, è importante capire esattamente cos’è l'articolazione temporomandibolare (ATM). Come suggerisce il nome, si tratta della giunzione tra le ossa temporali del cranio e l’osso mascellare inferiore (mandibola).
Secondo l’Associazione Italiana Gnatologia e Dolore Oro-Facciale, i disturbi temporomandibolari colpiscono il 10% della popolazione, inclusi i bambini e gli adolescenti, causando dolori a livello del volto e delle orecchie. Purtroppo non esiste un iter diagnostico prestabilito, in quanto la sindrome temporomandibolare rappresenta un quadro patologico complesso, i cui sintomi sembrano spesso non avere alcuna correlazione. Solitamente, per arrivare a una diagnosi conclamata, il medico dovrà procedere alla valutazione clinica di tutti i sintomi, ad esempio: durata del dolore, livello di difficoltà nella masticazione, presenza o meno di schiocchi.
Se i sintomi persistono per oltre tre mesi, siamo di fronte a una patologia di natura cronica. Sebbene la diagnosi di disordini temporomandibolari (TMD) non sia facile da formulare, molti dolori riferiti genericamente alla zona auricolare, impossibili da spiegare dal punto di vista otorinolaringoiatrico, possono essere dovuti a tale disturbo. Pertanto consigliamo di rivolgersi a medici specialisti, quali ortognatodontista, fisioterapista ed eventualmente chirurgo maxillo-facciale, per confermare o meno l’origine temporomandibolare dei dolori alle orecchie e alla mascella.