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Acufene: quando è necessario rivolgersi a un medico?

10 Min.

acufene

Data di pubblicazione 3 maggio 2022

L’acufene, noto anche come tinnito, è spesso indice di una patologia di base. Purtroppo, non trattandosi di una malattia a sé stante, risulta spesso difficile da diagnosticare, a tal punto da indurre chi ne è affetto a non cercare l’aiuto di un medico.
Tuttavia, in caso di sintomi persistenti, è necessario rivolgersi al proprio medico di base o prenotare una visita specialistica presso il proprio otorino di fiducia. In presenza di acufene secondario, infatti, la risoluzione tempestiva della patologia scatenante può ridurre sensibilmente o addirittura eliminare questi fastidiosi fischi alle orecchie.

Nonostante nella maggioranza dei casi non esista una cura definitiva per l’acufene, esistono varie terapie per alleviarne i sintomi, alcune delle quali possono essere svolte comodamente in casa propria tramite app.

In altri casi, il medico è l’unica persona in grado di prescrivere un trattamento personalizzato volto a garantire una migliore convivenza con tale disturbo.

Qui di seguito ti presentiamo alcuni segnali da non sottovalutare che richiedono l’intervento tempestivo di un medico specializzato nel benessere delle orecchie.

I fischi nelle orecchie persistono da oltre una settimana   


Se una mattina ti svegli con i fischi nelle orecchie, probabilmente non è nulla di grave, in quanto può essere il risultato della permanenza di residui di acqua nelle orecchie dopo un bagno o di un tappo di cerume.

Tuttavia, se continui a sentire fischi, ronzii o scampanellii per almeno una settimana, dovresti rivolgerti a un medico per scoprire qual è la causa scatenante. Anche se questi suoni possono inizialmente sembrare tollerabili, è meglio non rimandare troppo a lungo la visita da un otorinolaringoiatra (medico specializzato nella salute della triade orecchio, naso e gola).

Fuoriuscita di liquido dalle orecchie


Se i fischi sono accompagnati dalla fuoriuscita di liquido dalle orecchie, molto probabilmente si tratta di un’infezione auricolare. Le infezioni a livello delle orecchie, note in ambito medico come otiti, sono particolarmente comuni nei bambini, con un’incidenza pari a cinque su  sei colpiti da otite entro il compimento dei tre anni1. Un’infezione all’orecchio medio di natura secretiva prevede la presenza di un versamento di liquido o muco nell'orecchio medio.

Nonostante alcune forme leggere di otite guariscano autonomamente nel giro di qualche giorno, è consigliabile sempre contattare il proprio medico, al fine di ricevere la giusta terapia, ad es. a base di antibiotici, mirata a una più rapida e completa risoluzione dell’infezione. Infatti un’otite non curata può avere gravi ripercussioni e innescare patologie quali ipoacusia, mastoidite, perforazione del timpano, ecc.

Se l’acufene è quindi sintomo di otite, di norma è di natura temporanea. Tuttavia è preferibile rivolgersi al proprio medico o otorino al fine di evitare pericolose complicazioni.

Capogiri e nausea

Se i fischi alle orecchie insorgono insieme a nausea e capogiri, devi contattare immediatamente il tuo medico. Le cause del tinnito possono essere diverse, ma la presenza di crisi vertiginose e nausea è spesso indice della sindrome di Ménière. Purtroppo attualmente non esiste una cura per tale patologia, ma un intervento tempestivo è in grado di rallentare la progressione dei sintomi. In attesa della visita medica, è consigliabile evitare caffeina, tabacco, cibi ad alto contenuto di sodio e perfino cioccolata.

La sindrome di Ménière è una malattia piuttosto rara e colpisce 12 persone su 1.000 in tutto il mondo, pertanto, in caso di sintomi sospetti necessita di una diagnosi accurata2

I sintomi sono avvertiti solo in un orecchio


L’acufene di norma è bilaterale, ovvero insorge in entrambe le orecchie. In caso di acufene monolaterale, è quindi necessario rivolgersi subito al medico, in quanto si tratta di uno dei sintomi della sindrome di Ménière o dell’ipoacusia improvvisa neurosensoriale (SSNHL).

Come accennato in precedenza, la sindrome di Ménière è una malattia cronica grave purtroppo priva di una cura specifica. Pertanto, in caso di sintomi riconducibili a tale malattia, è essenziale rivolgersi immediatamente a uno specialista in modo da stabilire una terapia di attacco per risolvere la fase acuta della malattia.

Acufene pulsante

L’acufene pulsante si manifesta mediante la percezione di un suono ritmico e pulsante in sincrono con il battito cardiaco. Può essere indice di diverse patologie, quali ipertensione arteriosa, alterazioni vascolari, tumori o aneurismi cerebrali: è quindi necessario rivolgersi subito al proprio medico.
Tuttavia la causa più comune di acufene pulsante è un sovraccarico del flusso sanguigno in corrispondenza delle orecchie, una condizione non pericolosa per la vita ma la quale richiede l’intervento di un medico esperto in orecchie.
Solo il 10% dei soggetti colpiti da tinnito presentano la forma pulsante, una delle poche percepibili anche dallo specialista mediante uno stetoscopio3

A quale medico bisogna rivolgersi in caso di acufene?

L’acufene è un disturbo piuttosto comune e colpisce un adulto su cinque, di cui solo uno su dieci presenta una forma così grave da interferire con la propria quotidianità4. I soggetti colpiti da ipoacusia presentano il doppio delle probabilità di sviluppare acufene.

Poiché l’acufene insorge tipicamente in contemporanea con altri problemi di natura uditiva, lo specialista medico più idoneo a cui rivolgersi è sicuramente l’otorino.

In occasione della prima visita, il paziente viene di norma sottoposto a un test dell’udito al fine di diagnosticare la forma di acufene da cui è affetto e iniziare quindi una terapia di mantenimento su misura.

Le informazioni contenute in questo articolo sono solo a scopo didattico e informativo: non possono e non devono mai sostituire una consulenza medica professionale. Per qualsiasi domanda relativa alla tua salute, dovresti sempre consultare un medico o un operatore sanitario.

Fonti

  1. Ear Infections in Children. National Institute on Deafness and Other Communication Disorders. Publication No. 10–4799. March 2013
  2. Pray, W.S.. Meniere’s Disease. US Pharmacist. 2005;30(7) 
  3. Hofmann, E., Behr, R., Neumann-Haefelin, T., Schwager, K. Pulsatile Tinnitus. Deutsches Ärzteblatt International, 2013. 110(26), 451-8.
  4. Oosterloo, B. C., Croll, P. H.,Baatenburg de Jong, R. J., Ikram, M. K., Goedegebure, A. Prevalence of Tinnitus in an Aging Population and Its Relation to Age and Hearing Loss. Otolaryngology–Head and Neck Surgery, 2021, 164(4), 859-868.
Autore

AudioNova


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